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Come Usare la Luce per Raccontare Storie nei Video Aziendali

Simone Dragonetti
Simone Dragonetti
Marketing Manager

Pensiamo  alla fotografia nel senso più ampio possibile.
Il termine “fotografia” viene dal greco, in particolare da phōs che significa luce e graphé che significa disegno o scrittura.
Quindi alla base della fotografia c’è la rappresentazione della luce. E siccome un video è un susseguirsi di fotografie, anche la cinematografia è luce.

Già da qui si capisce quanto la luce sia fondamentale.
Non è solo un mezzo per evidenziare dettagli o nasconderne altri: è uno strumento di comunicazione vero e proprio.
Attraverso la luce si può trasmettere un messaggio preciso, evocare emozioni, guidare lo sguardo e costruire atmosfera.

LUCE CALDA E LUCE FREDDA

Come sappiamo, ci sono toni caldi e toni freddi. Ma la differenza non è solo nel colore, è anche nell’effetto che provocano.

Nel cinema il contrasto luce calda / luce fredda è una costante. Le luci fredde vengono usate per dare una sensazione di distacco, incertezza, pericolo. Non a caso le troviamo in film drammatici, distopici, thriller, di fantascienza. La temperatura fredda va di pari passo con l’emozione che si vuole trasmettere.

Al contrario, i toni caldi (giallo, arancione, rosso) evocano vicinanza, passione, intimità, amore. E infatti si usano spesso in film romantici, storici, familiari, o che trattano temi legati alle relazioni umane.

Un buon video dovrebbe saper bilanciare entrambe le tonalità: momenti di tensione con luce fredda, seguiti da momenti di sollievo o emozione con luce calda. Questo contrasto rende tutto più vivo e credibile.

INTENSITÀ DELLA LUCE

Non c’è solo il colore: anche l’intensità della luce cambia tutto. Una luce forte, diretta, netta, che crea contrasti marcati tra luce e ombra, trasmette un messaggio più duro e drammatico. Una luce morbida, diffusa, più equilibrata, rende il messaggio più delicato, intimo, naturale.

MANITOWOC / POTAIN

Un esempio concreto di quanto la luce possa cambiare tutto è il video che abbiamo girato per MANITOWOC/POTAIN per documentare l’installazione di un complesso di gru per la demolizione di un grande viadotto in Toscana.

Il video si divide in due macro parti:

La prima parte, quella notturna, trasmette tutta la tensione del momento operativo. Abbiamo usato luci molto intense che creano contrasti forti tra le zone illuminate e quelle in ombra, completamente nere per via del buio. Le tonalità fredde (accentuate anche dalla pioggia, che ha giocato a nostro favore) aumentano la drammaticità delle riprese.

La seconda parte, invece, è girata alla luce del giorno con il drone. Qui i contrasti sono meno marcati, ma ciò che cambia davvero è la temperatura colore: più calda, più emozionante. Serve a celebrare la riuscita dell’opera e a dare un tono epico e positivo alla conclusione del video.

Questo passaggio dalla tensione alla celebrazione è stato gestito interamente attraverso la luce. E ha dato forza e identità al messaggio che volevamo comunicare.

LUCE = STORYTELLING

In conclusione, la luce è uno strumento di storytelling potentissimo. Non solo fa vedere le cose, ma fa sentire qualcosa a chi guarda. Nel nostro caso, ci ha permesso di raccontare le fasi del lavoro: dalla complessità e criticità iniziale, fino al successo finale.

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